PEPEFRITTO

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giovedì 13 dicembre 2007

La solitudine e gli altri

tu che guardi

la purezza delle cose

la loro sicurezza

tu che guardi

alterata dall'ignoto

che fa da tuorlo al corpo

pure porgendo il profilo inviti a qualcosa

d'intensamente stabile e fluttuante

quindi con la voce battezzante

nomini dividi esponi l'ombra

sorella misteriosa

persona corporale più ricca di ogni cosa


(Giancarlo Majorino, da "La solitudine e gli altri"

in "Autoantologia", Garzanti, 1999)




V__V Trovo che questa poesia sia semplicemente stupenda.