tu che guardi
la purezza delle cose
la loro sicurezza
tu che guardi
alterata dall'ignoto
che fa da tuorlo al corpo
pure porgendo il profilo inviti a qualcosa
d'intensamente stabile e fluttuante
quindi con la voce battezzante
nomini dividi esponi l'ombra
sorella misteriosa
persona corporale più ricca di ogni cosa
(Giancarlo Majorino, da "La solitudine e gli altri"
in "Autoantologia", Garzanti, 1999)
V__V Trovo che questa poesia sia semplicemente stupenda.